Con l'espolsione del
caldo estivo di questi giorni, il richiamo del mare non ha tardato a
farsi sentire.
Così in tante abbiamo
ricevuto questo venerdì la telefonata di un amico o del nostro
compagno che ci dice: Domani si va tutti al mare! Si parte alle nove.
Prepari tu i panini?”
Cosa? Lui ti chiama alle
sei del pomeriggio con una richiesta quasi impossibile: essere pronta
per andare al mare il giorno dopo, con poco più di 12 ore di tempo a
disposizione (notte compresa).
Ed tu dovresti
preoccuparti di fare i panini???
Forse non sa che per
presentarti decentemente in spiaggia devi quantomeno:
- depilarti in maniera impeccabile (perché sotto al sole e sopra la pelle ancora chiara i peli – anche i più corti - sembrano attirare l'attenzione come farebbe una suora in un sexy shop)
- abbronzarti o quantomeno assumere un colorito più vivace (sembra assurdo, ma è così! Non c'è nulla di meno sexy dell'effetto mozzarella in spiaggia. Il must è arrivare già abbronzata)
- acquistare un costume secondo il nuovo trend di stagione (perché non è possibile presentarsi al “debutto” in spiaggia con lo stesso costume indossato in chiusura della stagione precedente. Sarebbe come mangiare la pizza riscaldata del giorno prima. Così tristezza!)
- Preparare la maxi-borsa del mare (operazione che richiede tanta presenza mentale, per non dimenticare nulla! Ma proprio nulla)
Tutto questo da fare in
poche ore. Così dopo aver stilato al volo la lista del “minimo
indispensabile” a cui provvedere, cerchi di incastrare tutti gli
elementi. Operazione non affatto facile!
Chiami il solito centro
estetico che ovviamente ha già una lunga lista di ragazze da
incerettare e depilare. Per te non c'è posto – non che tu sia
impresentabile - ma ci sono dei peletti che vanno debellati. Quindi?
Che fare?
Ok! La soluzione
migliore, all inclusive, è andare in un centro commerciale dove puoi
trovare tutto e che soprattutto chiude alle 21:00.
Prima tappa: il solarium!
Una lampada abbronzante con tanto di olio “acceleratore di
abbronzatura”. Deve funzionare: per ottenere l'effetto che desideri
in soli il 15 minuti di doccia solare, questo olio deve proprio
correre. Eccome!
Poi, è il momento dei
peletti, quei maledetti peletti della zona bikini che ti danno così
fastidio. Farli con il rasoio elettrico significa svenire dal dolore
e non riuscire a fare il resto. La soluzione più veloce e indolore
quindi è una crema depilatoria. Corri in profumeria.
Mentre stai prendendo la
solita crema per pelli sensibili, intravedi il tuo volto nello
specchio della profumeria sotto la luce bianca dei neon. Che pallore!
Altro che olio acceleratore, si trattava piuttosto di un inibitore
di abbronzatura. Così ti cade l'occhio su un cofanetto scintillante
tra il marrone caldo e il dorato. Sulla scatola leggi: siero
magico autoabbronzante, in soli 30 minuti un incarnato baciato dal
sole.
Costa un po', ma sì.
Facciamo baciare. Hai tutta la notte davanti per provarlo.
Segue in momento più
atteso e difficile, comprare il costume nuovo. Ti rechi nel punto
vendita della tua linea di beachwear preferita. Di sicuro troverai
qualcosa.
Quanti bei costumi e come
stanno bene … sul manichino!
Intravedi il più bello e
sofisticato, quello proprio da copertina. Ecco, come immaginavi,
costa una cifra esagerata. Lo posi a malincuore. A guardarlo bene non
è poi così originale e la vestibilità non è delle migliori.
Prendi quindi un bikini
carino, molto etnico, simile ad altri modelli che hai già indossato
per andare a colpo sicuro. Lo provi in camerino.
Ok, la taglia è giusta.
A prima vista non sembra ci siano problemi.
Finché l'occhio non si
sofferma sui piedi, poi più su, sulle caviglie e infine sulle gambe.
E pensi
”Come sono gonfie!!
Non allarmarti: sarà il caldo, sto correndo come la forsennata sui
tacchi da due ore. E poi c'è questo maledetto specchio baso e largo
in un camerino minuscolo. Con che coraggio mettono questi specchi nei
camerini? Saranno imbecilli i proprietari? Come vuoi che si sentano
le acquirenti! “
E mentre ti giri per dire
alla commessa che è tutto ok e di non entrare (ci manca solo che
entra lei nei suoi leggins super attillati per dirti quanto stai
bene), intravedi sulle natiche i primi segni di quelli che vengono
gentilmente chiamati “gli inestetismi della cellulite”.
Inestetismi? Altro che
inestetismi, la cellulite è un vero e proprio anatema per la donna.
Così ti ritrovi a
maledire tutte le volte che ti sei fatta l'aperitivo piuttosto che
andare in palestra. Rimpiangi i pacchetti di massaggi anti-cellulite
in promozione che non hai mai acquistato, aspettando sempre il
momento giusto.
Ecco adesso il momento é
arrivato. E cosa puoi fare in meno di dodici ore? Dove vai?
Acquisiti nervosa il
costume e, con gli ultimi soldi rimasti, ritorni in profumeria.
Compri una scatola di fanghi anticellulite.
Qualcosa pur faranno!?
Prima della chiusura
entri nell'ipermercato e al volo prendi una confezione di pellicola
trasparente. Perché sì! Ti aspetta una lunga notte.
A casa, guardi tutti i
pacchetti della profumeria e vivi il dilemma:
Usare prima la crema
depilatoria? Poi l'autoabbronzante e poi i fanghi? O inverto
l'ordine?
Non è certo come una
somma matematica che se inverti i fattori il risultato non cambia.
Qui si rischia un vero e proprio pasticcio. Che confusione!
Ok, con un po' di logica
decidi:
Procedi prima con la
depilazione. Operazione minuziosa e certosina. Con una lente
d'ingrandimento vai a verificare sul campo che la “zona bellica”
sia finalmente sgombra dai nemici. Gli ultimi superstiti, vengono
sterminati con la pinzetta di precisione.
Poi arrivano i fanghi:
che esperienza traumatica!
Incellofanata come un
salame soffri per mezz'ora le paturnie dell'inferno a causa di caldo,
sudore e del pizzocore procurato dalla poltiglia stessa.
Dopo una doccia gelida,
ti impiastricci di siero magico autoabbronzante e aspetti che si
asciughi. Finalmente all'una ti metti a letto.
Dulcis in fundo arriva la
telefonata di lui che dice “Pronta per domani?” E tu per non
slevare i trucchi del mestiere, rispondi con nonchalance e leggerezza
“Ma si, che vuoi che sia! mi infilo un costume e vengo” E lui
risponde: “E dei panini, ti sei ricordata?” …
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